BUONI PROPOSITI PER IL 2022
Buon anno a tutti! Quest’anno più che mai ci auguriamo che lo sia…
L’arrivo del nuovo anno è il momento per tirare le somme di quello precedente, analizzare cosa è stato portato a termine, cosa poteva essere fatto meglio e soprattutto di stilare una lista di obbiettivi da portare avanti nei 365 prossimi giorni. Anche per noi è questo il momento di analizzare e di definire la “lista della spesa” per il 2022.
INTEGRAZIONE SCOLASTICA.
Il metodo d’insegnamento e le materie devono essere costruiti per gli studenti con disabilità intellettiva adattandoli alle loro caratteristiche e necessità. Il “progetto di vita”, creato e modellato in base alle propensioni del singolo ragazzo con disabilità, deve essere studiato ed applicato fin dai primi anni scolastici, per garantire un diritto all’istruzione efficace e non standardizzato.
Inoltre, ad oggi gli insegnanti di sostegno sono erroneamente considerati del singolo studente con disabilità, privandolo a priori degli stessi strumenti, opportunità, qualità e docenti messi a disposizione della classe: così non solo non si garantisce il diritto all’istruzione dell’alunno con disabilità ma lo si esclude totalmente dalla socialità. Al contrario l’insegnante di sostegno è assegnato a supporto di tutta la classe, deve essere un affiancamento ai colleghi nelle singole materie contribuire agli adattamenti specifici necessari all’alunno con disabilità, per consentire un modello didattico totalmente integrativo.
Questo ambiente non solo faciliterebbe maggiormente l’inclusione, dimostrando che, per esempio, gli insegnanti curricolari e di sostegno sono gli insegnanti di tutti ma darebbe vita anche ad una generazione di futuri adulti che ha imparato a comprendere, accettare ed includere la disabilità fin da piccoli. Un grande passo avanti!
SPORT E TEMPO LIBERO.
Un ragazzo disabile non ha forse diritto di praticare sport? Non ha forse il bisogno di poter avere lo stesso tipo di intrattenimento di un normodotato? Hanno esattamente le stesse necessità. Ci si chiede se tutto questo sia adeguato come contesto e supporti anche alle persone con disabilità. Un esempio lo sono i centri estivi. Chiudono le scuole, ma i genitori vanno a lavoro tutti i giorni: capita a TUTTE le famiglie, ma la soluzione è davvero così semplice per TUTTE? I centri estivi non sono adeguatamente preparati a fornire i necessari supporti per i nostri figli con disabilità intellettiva e relazionale, eppure anche loro ed i genitori hanno gli stessi bisogni, ma quasi nessuno ha ancora fatto nulla.
INSERIMENTO LAVORATIVO.
Ad oggi i nostri ragazzi sono esclusi dalla vita lavorativa a causa di preconcetti totalmente sbagliati: non esiste il lavoro maggiormente adatto alle persone con disabilità intellettiva, bensì uno specifico lavoro tagliato sulle caratteristiche e capacità di quella specifica persona. Manca questa fondamentale visione, ma anche l’interesse e l’impegno da parte del mondo del lavoro a creare contesti che abbiano i giusti supporti per le persone con disabilità.
CENTRI SEMI-RESIDENZIALI E RESIDENZIALI.
Da anni la Regione ha bloccato le aperture di nuovi centri, negando totalmente l’esistenza di un bisogno effettivo e di reali liste di attesa di persone che necessitano di questo tipo di assistenza. Noi e le nostre famiglie sappiamo perfettamente che le cose non stanno così: le liste esistono ed il bisogno è urgente. Le famiglie non ce la fanno più e sono proprio i servizi sociali a negare che ci sia questa urgenza di luoghi che diano sostegno.
La nuova giunta, i cui membri abbiamo avuto il piacere di cominciare a conoscere, si è finora dimostrata disponibile a parlarne… Vi aggiorneremo su quanto saranno disponibili a fare in concreto! Stiamo lavorando.
Il vostro presidente
Giancarlo D’Errico