Esterno di una comunità per minori
, , ,

Dopo di noi: attenzione alle comunità per minori e ai centri residenziali

“Revoca dell’autorizzazione alla comunità per minori Dafne di Rocchetta Belbo, nel Cuneese. Lo ha deciso la commissione di vigilanza in seguito all’ispezione avvenuta a inizio settembre su segnalazione dell’assessora regionale Chiara Caucino, dopo la denuncia di un padre che aveva presentato una querela ai carabinieri di Chivasso e pubblicato sui social un video del figlio durante una visita a fine agosto”.

Così un articolo di Repubblica (clicca qui) di ieri, sull’argomento trattato anche in un articolo di Gianluca Nicoletti pubblicato sul sito www.pernoiautistici.com, intitolato “Che ci sbattiamo a fare per il dopo di noi? 10 cervelli ribelli chiusi in gabbia valgono 100.000 euro al mese” (clicca qui) nel quale viene riproposto anche il servizio di Rete 4, curato dalla giornalista Raffaella Regoli, che aveva denunciato questo scandalo.

L’INTERVENTO DI ROBERTO SPEZIALE

È intervenuto a proposito anche il presidente nazionale di Anffas, Roberto Speziale: “Queste sono le tipologie di strutture che, dopo la 180 che ha chiuso i grandi manicomi, sono state create ma cambiandogli nome. Questo ha lavato le coscienze di tanti ma sempre “discariche umane rimangono”. La sedazione pesante e il totale annichilamento delle persone ne rimane il principale approccio. Mi sono battuto e, per qualche breve momento ci ho anche creduto, che l’aver fatto la legge 112, conferendo una priorità alla deistituzionalizzazione proprio da questa tipologia di strutture e dai grandi istituti, avrebbe avviato un percorso virtuoso per offrire una alternativa di qualità alle esigenze di residenzialità ove non più possibile continuare a vivere nella abitazione di origine con i propri familiari o si desiderasse avviare un proprio percorso di affrancamento dalla famiglia di origine. (…) Ma che ci piaccia o no è proprio la legge 112 la vera ed unica soluzione, magari aggiornandola e semplificandola come sta cercando di fare l’apposita commissione recentemente costituita dal premier Conte”.

LA LEGGE 112/2016

Che cos’è la Legge 112? “La legge “Dopo di Noi” è entrata in vigore il 25 giugno 2016 e propone per la prima volta un piano volto a garantire il benessere, l’inclusione sociale e l’autonomia delle persone affette da disabilità gravi e, soprattutto, propone un piano per il supporto ai disabili gravi dopo la perdita del sostegno dei genitori.

Clicca qui per il testo completo della Legge 112/2016

ANFFAS TORINO

Anffas Torino, come altre Anffas a livello nazionale, gestisce direttamente le strutture diurne e le strutture residenziali, proprio per evitare che si creino situazioni riprovevoli come quella della comunità per minori Dafne.

Inoltre, per aiutare le famiglie a muoversi tra leggi e burocrazia, lo sportello S.A.I. è sempre disponibile ad ascoltare le esigenze di ciascuno e cercare insieme la giusta sioluzione.

GUARDA IL SERVIZIO-DENUNCIA DI RAFFAELLA REGOLI

Logo INPS
, ,

“Incremento al milione” delle pensioni per invalidi totali estese ai maggiorenni

Con la circolare n. 107 del 23 settembre 2020, l’INPS ha decretato “il riconoscimento del c.d. “incremento al milione” dal compimento del diciottesimo anno di età nei confronti dei soggetti invalidi civili totali, sordi o ciechi civili assoluti”, ossia l’aumento della pensione sino a un massimo di 651,51 euro mensili. Tale incremento, con la precedente normativa, era riconosciuto al compimento del sessantesimo anno di età, mentre adesso è esteso a tutti i maggiorenni.

SCARICA LA CIRCOLARE INPS numero 107 del 23/09/2020

Questa la motivazione: “Secondo la Corte Costituzionale il requisito anagrafico di sessanta anni è irragionevole e discriminatorio perché il soggetto totalmente invalido, pur se di età inferiore ai sessanta anni, si trova in una situazione che non è certo meritevole di minor tutela rispetto a quella in cui si troverebbe al compimento del sessantesimo anno di età (…) Le parole “di età pari o superiore a sessanta anni” sono sostituite dalle seguenti: “di età superiore a diciotto anni”.

IN COSA CONSISTE L’AUMENTO DELLA PENSIONE

Questo si traduce in un aumento tale da raggiungere totalmente fino a 651,51 euro mensili che verrà erogato, qualora siano rispettati alcuni limiti reddituali, a invalidi civili totali, ciechi civili assoluti e sordi titolari di pensione di inabilità o di pensione di inabilità di cui alla legge n. 222/1984, (pensione di inabilità lavorativa) dai 18 ai 60 anni.

CHI HA DIRITTO ALL’AUMENTO DELLA PENSIONE

Qualora rientrino in precisi limiti reddituali, hanno diritto ad una maggiorazione economica tale da garantire un reddito complessivo pari, per il 2020, a 651,51 euro per tredici mensilità i titolari di:

  • pensione di inabilità (invalidi civili totali, ciechi civili assoluti e sordi)
  • pensione di inabilità di cui alla legge n. 222/1984

tra i 18 e i 60 anni.

Sono esclusi gli invalidi parziali.

I LIMITI REDDITUALI PER L’AUMENTO DELLA PENSIONE

Rispetto ai requisiti reddituali va fatto notare che all’aumentare del reddito diminuisce progressivamente l’incremento: per questo non si tratta di un aumento standard uguale per tutti. Inltre i limiti di reddito cambiane a seconda che il soggetto sia solo o sposato.

Qui i requisiti reddituali (importi 2020):

a) il beneficiario non coniugato deve possedere redditi propri non superiori a 8.469,63 euro (pari all’importo massimo moltiplicato per tredici mensilità);

b) il beneficiario coniugato (non effettivamente e legalmente separato) deve possedere:

  • redditi propri di importo non superiore a 8.469,63 euro;
  • redditi cumulati con quello del coniuge di importo annuo non superiore a 14.447,42 euro.

Se entrambi i coniugi hanno diritto all’incremento, questo concorre al calcolo reddituale. Pertanto, nel caso in cui l’attribuzione del beneficio a uno dei due comporti il raggiungimento del limite di reddito cumulato, nulla è dovuto all’altro coniuge. Se invece il limite non viene raggiunto, l’importo dell’aumento da corrispondere a un coniuge deve tener conto del reddito cumulato comprensivo dell’aumento già riconosciuto all’altro.

COME CALCOLARE I LIMITI REDDITUALI

Ai fini della valutazione del requisito reddituale concorrono i redditi di qualsiasi natura, ossia i redditi assoggettabili ad IRPEF, sia a tassazione corrente che a tassazione separata, i redditi tassati alla fonte, i redditi esenti da IRPEF, sia del titolare che del coniuge.
Non concorrono al calcolo reddituale:

  • il reddito della casa di abitazione,
  • le pensioni di guerra,
  • l’indennità di accompagnamento,
  • l’importo aggiuntivo di 300.000 lire (154,94 euro) previsto dal comma 7 dell’articolo 70 della legge 23 dicembre 2000, n. 388,
  • i trattamenti di famiglia,
  • l’indennizzo previsto dalla legge 25 febbraio 1992, n. 210, in favore dei soggetti danneggiati da complicanze di tipo irreversibile a causa di vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazioni di emoderivati.

COME FARE PER AVERE LA MAGGIORAZIONE

La maggiorazione segue strade diverse a seconda che si tratti della pensione di inabilità assistenziale o previdenziale. Pertanto, fermo restando il possesso dei requisiti previsti:

  • agli invalidi civili totali, ciechi assoluti e sordi titolari di pensione di inabilità a decorrere dal 20 luglio 2020 è riconosciuta d’ufficio (quindi senza bisogno di presentare domanda)
  • i soli titolari di pensione di inabilità previdenziale di cui alla legge n. 222/1984 devono invece presentare domanda. In questo caso il beneficio viene attribuito dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda, sempreché ricorrano le condizioni reddituali e il compimento dell’età stabilita dalla disposizione. L’INPS precisa inoltre che la decorrenza non può comunque essere anteriore al 1° agosto 2020. Per i titolari di pensione di inabilità che presentino la domanda di beneficio entro il 9 ottobre 2020, può essere riconosciuta la decorrenza dal 1° agosto 2020, ove espressamente richiesto.”

In caso di dubbi o necessità particolari, chiedi informazioni allo Sportello S.A.I. di Anffas Torino al al numero 011-3810723

Locandina Tutti a scuola
, ,

TUTTI a scuola! Per una scuola inclusiva anche ai tempi del Covid-19

Con questo opuscolo – realizzato a cura del gruppo scuola di Anffas Nazionale – si vogliono informare tutti gli studenti, con particolare attenzione per studenti con disabilità, nonché le loro famiglie, della ripresa inclusiva delle attività scolastiche per l’anno 2020/2021. Si parlerà, infatti, dei diritti e delle misure di sicurezza da rispettare per proteggere se stessi e gli altri, anche per dissipare le incertezze, i timori e le false informazioni che stanno girando freneticamente in questi giorni, soprattutto sui social. Al tempo stesso si vogliono avanzare, sinteticamente e in ottica assolutamente collaborativa, proposte, indicazioni e materiali operativi da utilizzare per il rientro in classe degli alunni con disabilità.

Infatti, per gli alunni con disabilità, soprattutto intellettiva e disturbi del neurosviluppo, l’anno scolastico 2019/2020 non si è di certo concluso in bellezza. Molti sono stati i disagi vissuti durante la pandemia dalle famiglie e dagli stessi alunni, che molto spesso, senza i giusti sostegni, non hanno potuto efficacemente fruire della didattica a distanza, rimanendo spesso isolati dal gruppo classe, tutto ciò con maggiore sacrificio del diritto allo studio e dell’inclusione scolastica. I compagni, nel frattempo, hanno potuto portare avanti il percorso educativo e scolastico, seppur con tutti i limiti del caso, potendo sfruttare in modo più efficace le potenzialità di tale strumento. Questo è lo scenario di partenza e da qui occorre ripartire, senza che più alcun diritto sia sacrificato.

L’auspicio è che in maniera agile si possano fornire poche ma chiare coordinate per creare quel rapporto di corresponsabilità tra scuole-famiglie-alunni ed enti del territorio che possa rendere effettivamente fruibile, in condizioni di sicurezza il percorso scolastico ed educativo di tutti gli alunni, nessuno escluso, perché sin da questi primi giorni di avvio ci sia una… Buona scuola per tutti!!

Anffas – Tutti a scuola! – ed. settembre 2020

Ragazzo in letto di ospedale
,

Ragazzo autistico ferito dalla polizia negli Stati Uniti. Quanta conoscenza c’è sulla disabilità?

“Ancora polizia nella bufera negli Stati Uniti. Questa volta a sollevare indignazione è un caso avvenuto nei giorni scorsi nello Utah, a Salt Lake City. Una donna ha chiamato la polizia perché suo figlio autistico aveva una crisi e urlava a squarciagola. Gli agenti giunti sul posto hanno intimato al ragazzo di 13 anni di mettersi a terra e poi, non ascoltati, hanno aperto il fuoco, colpendo il teenager diverse volte. Ora il ragazzo si trova ricoverato in ospedale e le sue condizioni sono definite gravi dai medici”.

Questa notizia (qui nella versione di Repubblica) è stata pubblicata da tutti i media. È una vicenda drammatica, che – tra le tante – solleva anche questa domanda: le nostre forze dell’ordine (che fortunatamente non usano le armi e non adottano tecniche violente con la sconvolgente facilità della polizia statunitense) sono preparate per affrontare casi del genere? Conoscono i comportamenti che derivano dalle varie forme di disabilità intellettiva e relazionale? Potrebbe essere utile proporre loro un corso di formazione sulla disabilità?

La foto di Linden Cameron è stata scattata dalla madre e pubblicata da Kutv.

Copertina "Le agevolazioni fiscali per le persone con disabilità"
, ,

Aggiornata la guida alle agevolazioni fiscali dell’Agenzia delle Entrate

È liberamente consultabile online l’edizione 2020 della guida “Le agevolazioni fiscali per le persone con disabilità”, pubblicazione realizzata ormai da parecchi anni dall’Agenzia delle Entrate, che illustra il quadro aggiornato delle varie situazioni in cui sono riconosciuti benefìci fiscali in favore dei contribuenti portatori di disabilità (figli a carico, veicoli, altri mezzi di ausilio e sussidi tecnici e informatici, abbattimento delle barriere architettoniche, spese sanitarie e assistenza personale), indicando le persone che ne hanno diritto.

Figli a carico, veicoli, altri mezzi di ausilio e sussidi tecnici e informatici, abbattimento delle barriere architettoniche, spese sanitarie e assistenza personale: sono i temi trattati nella nuova edizione della guida Le agevolazioni fiscali per le persone con disabilità, pubblicata online nelle scorse settimane dall’Agenzia delle Entrate, aggiornamento di una pubblicazione che viene curata ormai da parecchi anni, con l’obiettivo, come viene scritto nelle pagine introduttive di «illustrare il quadro aggiornato delle varie situazioni in cui sono riconosciuti benefìci fiscali in favore dei contribuenti portatori di disabilità, indicando con chiarezza le persone che ne hanno diritto».

Questo il link al quale la guida è liberamente consultabile.

Fonte: www.superando.it

 

Ragazzi che suonano strumenti musicali
, ,

Nasce un nuovo progetto: laboratori musicali per ragazzi con disabilità

Un nuovo progetto, legato alla musica, sta nascendo in seno ad Anffas Torino: si tratta di un laboratorio musicale rivolto ai ragazzi con disabilità intellettiva e disturbi del neurosviluppo, che si terrà nella sede di via Bossi 24 a Torino. Almeno in una prima fase, il laboratorio si avvarrà di istruttori volontari, persone che conoscano la musica e abbiano voglia di insegnare a piccoli gruppi di ragazzi a suonare uno strumento.

Domani, mercoledì 2 settembre, ci sarà il primo incontro preliminare, con una decina di ragazzi coinvolti e un genitore, chitarrista per passione, che metterà a loro disposizione le sue conoscenze musicali. Verranno strutturati, in base alle adesioni e alle disponibilità, delle classi di 3 o 4 ragazzi che periodicamente si riuniranno per iniziare un percorso di avvicinamento alla musica, che con il tempo potrà diventare un corso professionale.

Chi è interessato a partecipare ai laboratori musicali e chi abbiamo voglia di mettere a disposizione degli altri le sue conoscenze musicali, è invitato a contattare Anffas Torino al telefono 011-3810723 o alla mail segreteria@anffas.torino.it.

PERCHE’ UN LABORATORIO MUSICALE?

Senza voler entrare nel campo della musicoterapia, disciplina che richiede la partecipazione di personale adeguatamente formato, la musica è un linguaggio capace di comunicare, trasmettere emozioni, percezioni, informazioni, contenuti.

Le persone con disabilità intellettiva e relazionale, che spesso hanno difficoltà nell’utilizzare il sistema di comunicazione convenzionale, possono trovare nella musica un mezzo per interagire con gli altri, esprimere emozioni e bisogni, liberarsi dallo stress, dare sfogo alla propria creatività. Nello stesso tempo, la musica esercita l’autocontrollo, insegna le regole di utilizzo dello strumento e di convivenza con gli altri, perché suonare in compagnia è sempre più bello.

Pericle Farris
, ,

Supporti alle famiglie con persone con disabilità: lettera della FISH alla Regione Piemonte

Si apre la vertenza sulla riattivazione dei supporti alle famiglie con persone con disabilità: con una lettera firmata dal presidente Pericle Farris, la FISH Piemonte – Federazione Italiana Superamento Handicap (di cui fa parte Anffas Piemonte e Giancarlo D’Errico è vicepresidente) ha chiesto un incontro con i vertici della Regione Piemonte, a partire dal Governatore Alberto Cirio, dall’Assessore alla Sanità Genesio Icardi, dall’Assessore al Welfare Chiara Caucino e dall’assessore a Lavoro e Istruzione Elena Chiorino.

Riportiamo il testo completo della lettera inviata nella giornata di ieri, martedì 25 agosto.


Oggetto: Richiesta di incontro urgente per la pianificazione delle azioni necessarie alla riattivazione e attivazione dei supporti alle famiglie con persone con disabilità ed in particolare Disturbi dello Spettro Autistico (ASD= Autism Spectrum Disorder)

L’emergenza COVID-19 ha pesantemente segnato le famiglie con persone disabili e i disabili stessi, tanto più se con disabilità intellettive.

Dopo il lungo periodo di chiusura la necessità di applicare le norme di prevenzione e contenimento del contagio ha imposto un riavvio, in luglio, dei servizi a sostegno delle famiglie stesse in misura talmente ridotta da rendere indispensabile un immediato confronto per la programmazione e progettazione del prossimo futuro.

A tale proposito ricordiamo che la FISH Piemonte già al momento del riavvio delle attività dei Centri Diurni fece presente che non sarebbe stato sopportabile andare oltre il mese di settembre 2020 senza un piano programmatico applicabile di ripristino dei servizi al livello pre COVID-19.

Crediamo sia quindi arrivato il momento di agire in sinergia, presto e bene, per arginare il rischio di farsi cogliere impreparati, dopo tutti questi mesi di pandemia e di sacrifici.

Tanto più urgente è l’avvio di azioni a supporto, in presenza di ASD, con la riapertura delle scuole annunciata ma senza una pianificazione con i soggetti coinvolti (famiglie, sistema di trasporto, istituzioni scolastiche), con la recrudescenza dei contagi, la brutta stagione che incombe.

A questo proposito esponiamo quelle che per noi sono misure urgenti per la ripartenza di settembre:

  • pianificazione di interventi psicoeducativi volti ad insegnare alle persone autistiche di ogni età e funzionamento, l’uso delle mascherine, il rispetto del distanziamento, l’igiene delle mani e degli spazi, inoltre predisporre strumenti comunicativi ed educativi adeguati per favorire la possibilità, per tutte queste persone, di sottoporsi ai test sierologici e ai tamponi. La mancanza di queste azioni predispone queste stesse persone e le comunità che frequentano a maggior rischio di contagio o alla necessità di adottare misure di isolamento (a casa e a scuola), che di fatto risulterebbero non inclusive e palesemente discriminatorie.
  • Individuazione di luoghi protetti (posti letto in ospedali o reparti di psichiatria) per eventuali periodi di quarantena o degenza per persone autistiche e loro care giver di riferimento. Luoghi con personale formato specificatamente in autismo e supervisionato da esperti. Questi luoghi dovrebbero essere altresì individuati per creare dei reparti per la rieducazione comportamentale in casi di autismo con comportamenti dirompenti (che non devono essere trattati farmacologicamente o almeno in maniera esclusiva).

Ci sia consentito evidenziare che, per l’attuazione di questi due punti, è imprescindibile il supporto sia formativo che di supervisione del CENTRO REGIONALE ESPERTO PER L’AUTISMO IN ETA’ ADULTA. Attualmente però questo servizio di eccellenza (non solo a livello Regionale, ma anche nazionale) è significativamente svilito nella sua operatività dal mancato utilizzo delle risorse già stanziate nel 2016, rendendolo di fatto un servizio depotenziato e quindi inefficace rispetto al bisogno peraltro accresciuto dalla pandemia.

Proseguendo ed operativamente è da ritenersi quindi di primaria importanza:

  • la riattivazione urgente dei Tavoli di Coordinamento Regionale per l’Autismo (età evolutiva/ età adulta), sia per la pianificazione delle indispensabili strategie su descritte, che per riprendere la coprogettazione relativa ad altri temi fondamentali per le persone autistiche che possono essere riassunte nell’attuazione delle due DGR sui Disturbi dello Spettro Autistico (ASD=Autism Spectrum Disorder – DSM-5): DGR 2-4286 del 29/11/2016 (ASD età evolutiva), DGR 88-8997 del 16/05/2019 (ASD età adulta)
  • il potenziamento, considerato il continuo aumento delle diagnosi, delle equipe multidisciplinari dedicate, con personale in possesso della formazione specifica per ASD;
  • l’apertura degli accreditamenti a strutture specializzate (già esistenti nella nostra Regione) nel TRATTAMENTO di ASD (non semplicemente logopedia e psicomotricità), secondo quanto indicato come APPROPRIATO dalle Linee Guida 21 per l’Autismo dell’ISS, che consenta una piena applicazione dei LEA secondo approcci Evidence Based.
  • la nascita di centri residenziali e semiresidenziali (dedicati o misti) con personale specializzato e supervisione di esperti in ASD, con la ridefinizione dei criteri di qualità dei servizi e loro monitoraggio/vigilanza da parte della Sanità.

Quanto evidenziato per le persone con ASD vale in termini di confronto generale per la riattivazione dei servizi necessari per tutte le persone con disabilità ed affrontabili positivamente attivando tutti gli strumenti disponibili ad iniziare dalla coprogrammazione e coprogettazione con gli enti di rappresentanza quali Fish Piemonte e Forum del Terzo Settore.

Certi della vostra comprensione per la nostra preoccupazione e della reciproca volontà di avviare una proficua fase di realizzazione delle iniziative necessarie al benessere ed alla dignità delle famiglie e delle persone con disabilità restiamo in attesa di un vostro gradito e sollecito riscontro, con l’occasione porgiamo cordiali saluti

FISH Piemonte
Il presidente Pericle Farris

Roberto Keller
, ,

Come affrontare i comportamenti problema nell’autismo? Ce lo spiega Roberto Keller

In questo video del Centro Studi Erickson, il dottor Roberto Keller spiega come capire i comportamenti problema al fine di gestirli al meglio. Dopo aver decodificato il comportamento problema sarà possibile mettere in atto delle strategie di intervento.

Medico, specialista in psichiatria, neuropsichiatria infantile, psicoterapeuta, Keller è responsabile del Centro Pilota della Regione Piemonte per i Disturbi dello spettro autistico in età adulta presso ASL TO2. Dirigente medico di psichiatria presso il Dipartimento di salute mentale ASL TO2. Docente a contratto presso la Scuola di specializzazione in Psicologia clinica dell’Università di Torino e autore di circa cento pubblicazioni a livello nazionale e internazionale e docente a livello nazionale in numerosi corsi ECM.

Candela lutto
,

Lutto – Si è spento a 84 anni Giovanni Piana. Vicini al dolore della sorella Angiolina

È mancato il 16 agosto, all’età di 84 anni, Giovanni Piana, la cui famiglia è da sempre è da sempre vicina ad Anffas Torino. Giovanni, da sempre disabile con un gravissimo ritardo mentale provocato da una anossia, è stato assistito per tutta la vita dalla sorella Angiolina, con una dedizione e un amore davvero straordinari.

Ricoverato alla metà di luglio per una emorragia cerebrale, Giovanni è rimasto in ospedale per quasi un mese senza poter avere il conforto di un familiare. Per chi è impossibilitato a comprendere le ragioni di un forzato allontanamento dalle persone care, un periodo di ricovero nelle condizioni imposte dalla pandemia difficilmente può essere interpretato diversamente da un abbandono. È stato un periodo straziante per tutti.

Fortunatamente la sorella Angiolina, membro storica della grande famiglia di Anffas, si è prodigata per riuscire a riportarlo a casa, dove si è spento nel suo letto il 16 agosto, all’età di 84 anni.

L’Anffas Torino partecipa al dolore di Angiolina, che si è dedicata per una vita ad accudire e proteggere il fratello, e porge le sue più sentite condoglianze alla famiglia Piana.

Giancarlo D'Errico
, ,

Fondi nazionali, 6 milioni di euro per il terzo settore. D’Errico: “Risorse importanti, usiamole bene”

Ieri la riunione sui criteri di riparto convocata dall’assessorato regionale al Welfare con i rappresentanti regionali del Terzo Settore. Soddisfatto il presidente Anffas Torino e vicepresidente FISH Piemonte: “Ringrazio l’assessore Chiara Caucino per la disponibilità, lavoriamo insieme alla coprogettazione di servizi e supporti stabili”

 

“La riunione convocata ieri dall’assessorato regionale al Welfare per confrontarsi con i rappresentanti regionali del Terzo Settore sui criteri di riparto dei fondi nazionali è andata molto bene: ci tengo a ringraziare l’assessore Chiara Caucino per la disponibilità e l’attenzione con cui ha ascoltato le nostre istanze, è la giusta base di partenza per utilizzare in modo costruttivo i fondi a disposizione, che sono importanti e vanno gestiti al meglio per contrastare la crisi economica e sociale che stiamo vivendo”.

Così Giancarlo D’Errico, presidente Anffas Torino e vicepresidente FISH Piemonte, saluta con soddisfazione l’incontro che si è tenuto ieri mattina. Ad oggi, per il 2020 sono previsti quasi 6 milioni di euro complessivi, di cui oltre 1,9 accertati e circa 3,9 in attesa di approvazione definitiva con apposito decreto di assegnazione. Lo schema di riparto prevede l’assegnazione del 55% delle risorse alle organizzazioni di volontariato, del 40% alle associazioni di promozione sociale e del 5% alle fondazioni non bancarie.

“L’assessore – continua D’Errico – ha indicato gli obiettivi generali cui i progetti debbono tendere: contrasto alla povertà e riduzione delle ineguaglianze sono prioritari, ma quando si parla di salute, cultura, istruzione e sport, sono tutti argomenti che Anffas conosce bene. Sono la sostanza della nostra strategia di sostegno alle persone con disabilità intellettiva e alle loro famiglie, sono il nucleo dei tanti progetti che abbiamo in cantiere. Auspichiamo che il dialogo tra le parti prosegua in modo cordiale e collaborativo, nell’ottica della coprogettazione di servizi e supporti, a persone e associazioni, che diventino stabili nel tempo”.