TGR Piemonte, servizio dal centro residenziale per persone con disabilità intellettiva di via Fiesole
Argomento dell’intervista: la riapertura dei centri diurni per le persone con disabilità intellettiva
“L’esperienza italiana offre importanti spunti di riflessione per ottimizzare l’intervento in fase di emergenza e pianificare le strategie per le future fasi della pandemia. L’inseguimento delle gravi conseguenze di COVID-19 nell’elevato numero di soggetti contagiati richiede di essere contemporaneamente affiancato da efficaci strategie di previsione e prevenzione dell’ulteriore diffusione della pandemia. Quest’ultima richiede una gestione sul territorio, risparmiando i presidi ospedalieri dal contagio ed evitando che diventino essi stessi amplificatori della diffusione. Oltre agli anziani e alle persone con preesistenti situazioni di stress metabolico, i soggetti con disabilità intellettiva e disordini del neurosviluppo costituiscono una popolazione a rischio, come confermano le segnalazioni che giungono dalle Residenze Sanitarie per Disabili (RSD) e dai familiari”.
Questo uno stralcio della lettera firmata da UNITI PER L’AUTISMO, dall’Associazione Nazionale famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale (Anfass), dall’Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici (ANGSA) e dalla Società Italiana di Medicina Ambientale (SIMA).
Un appello per sensibilizzare sulla difficile situazione che si sta registrando in questo periodo di emergenza sanitaria nelle strutture residenziali che ospitano persone con disabilità, per le quali ammalarsi di Covid-19 può aggravare pesantemente il loro stato di salute.
Per spegnere i focolai già presenti nelle RSD e per prevenirli nelle strutture al momento risparmiate, i firmatari della lettera propongono un modello di sorveglianza attiva, sull’esempio di quanto fatto a Vo’ Euganeo, piccolo comune in provincia di Padova. In particolare, il modello prevede:
1. esecuzione di tampone nasofaringeo e orofaringeo a tutti gli ospiti e operatori delle strutture, con periodica rivalutazione;
2. immediato isolamento delle persone risultate positive, indipendentemente dalla sintomatologia, con allontanamento immediato di operatori positivi e trasferimento degli ospiti positivi in settori o strutture dedicati;
3. allestimento di strutture o settori di isolamento per gli ospiti positivi – asintomatici e sintomatici – con efficaci zone filtro, mediante riorganizzazione degli spazi interni delle residenze (es. padiglioni dedicati) o utilizzo di altre strutture messe a disposizione da AST o Comune di appartenenza;
4. per gli ospiti sintomatici, strumenti diagnostici e protocolli approvati e aggiornati per l’assistenza domiciliare e ospedaliera non intensiva, possibilmente in collaborazione con le Unità Speciali di Continuità Assistenziale (USCA);
5. adeguamento del personale in forza nelle RSD, attraverso l’attivazione di bandi per richiamare personale volontario, incentivato a fornire la propria collaborazione.
“Ciò che finora abbiamo capito della pandemia consente di razionalizzare l’assistenza sanitaria nelle RSD, evitando il perseverare di strategie non coerenti con l’evidenza scientifica. Con un modello di sorveglianza attiva rivolto alle persone più fragili, l’Italia potrebbe essere di esempio per i Paesi che stanno dimostrando scelte in direzione opposta”, dichiara Cristina Panisi, pediatra del Comitato Scientifico SIMA e del Comitato UNITI PER L’AUTISMO.
L’articolo uscito su Repubblica Torino sabato 15 febbraio. Tra gli intervistati anche Giancarlo D’errico, presidente Anffas Torino.
Qui il link visibile online con video.
A Orbassano, una mamma ha tolto la vita alla figlia disabile: l’intervista di Giancarlo D’errico, presidente Anffas, al TGR Piemonte in merito alla tragedia avvenuta
Dopo il dramma di Orbassano, dove un donna di 85 anni ha ucciso a martellate la figlia, persona con disabilità, qui di seguito la rassegna stampa riguardante il commento sulla vicenda da parte del presidente di Anffas Torino, Giancarlo D’Errico:
http://www.torinoggi.it/2019/12/08/mobile/leggi-notizia/argomenti/cronaca-11/articolo/uccide-la-figlia-disabile-a-martellate-denunciate-per-omicidio-la-mamma-di-orbassano.html
http://www.metronews.it/19/12/08/madre-uccide-la-figlia-disabile.html
https://gazzettadelsud.it/articoli/cronaca/2019/12/08/torino-uccide-la-figlia-disabile-a-martellate-non-volevo-piu-che-soffrisse-756105e8-72eb-4b26-aec1-df5fbaa7698d/
Diverse testate, online e cartacee, hanno raccontato la denuncia di Alessandra, mamma di Edoardo.
“Edoardo è diventato più autolesionista, la mia è una battaglia per tutte quelle famiglie che hanno un figlio autistico nel periodo dell’obbligo scolastico e vivono quotidiane difficoltà”
Leggi di più sulla sua storia.
Per approfondire nel pdf trovi tutti i link alla rassegna stampa, scaricalo ora.
In occasione dei 60 anni di Anffas Torino, Giancarlo D’errico è stato intervistato durante l’edizione serale del 27 settembre al TG3 Piemonte.
Guarda l’edizione completa: https://bit.ly/2mOS1eR
Venerdì 27 settembre 2019, il presidente Giancarlo D’Errico è intervenuto in diretta durante l’edizione serale del TG3 Piemonte, in occasione dei festeggiamenti per i 60 anni di Anffas Torino
Sede legale e amministrativa:
via Carlo Bossi, 24 – Torino
Tel. 011-3810723
Fax. 011-3810722
e-mail: segreteria@anffas.torino.it
La sede è aperta al pubblico nei seguenti orari:
dal lunedì al giovedì
dalle ore 9.00 alle 13.00 e dalle ore 14.00 alle 17.00
il venerdì
dalle ore 9.00 alle 13.00