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Nuovo progetto: una redazione di ragazzi autistici per una testata giornalistica inclusiva sul mondo del terzo settore

Un progetto di giornalismo inclusivo, con l’obiettivo di costituire una vera e propria redazione di ragazzi autistici ad alto e a medio funzionamento, che abbiano attitudine con il mondo della comunicazione nelle sue varie declinazioni (social, grafica, programmazione, scrittura), insegnando loro come incanalare il corretto tone of voice per curare una vera e propria testata giornalistica inclusiva. Un sito, prima di tutto, con fotografie, video, podcast e una forte interazione social, ma anche con la prospettiva di stampare un giornale cartaceo.

È il nuovo progetto di Anffas Torino, che con questa idea partecipa a Civitates, programma promosso dal Network of European Foundation (NEF) e sostenuto da Fondazione Compagnia di San Paolo, “unʼiniziativa filantropica per la democrazia e la solidarietà in Europa che promuove la collaborazione fra soggetti della società civile, favorisce il dialogo pubblico e garantisce che tutte le opinioni possano essere ascoltate”.

Uno dei filoni tematici affrontati dal programma Civitates è rivolto al sostegno del giornalismo di interesse pubblico indipendente: Anffas Torino ha chiesto finanziamenti per un progetto di giornalismo inclusivo che sappia raccontare le principali notizie italiane e internazionali sul mondo del sociale e del terzo settore, mettendo in evidenza in particolare storie positive e best practice cui ispirarsi, provando al tempo stesso ad abbattere le barriere attraverso la capacità dei ragazzi stessi di autodeterminarsi, integrarsi e partecipare attivamente al progetto. La finalità di scambio, parola chiave in qualsiasi attività di comunicazione, è particolarmente significativa in un lavoro di questo genere: diventa traino di un innovativo approccio alla disabilità intellettiva, mette i ragazzi nella condizione di apprendere i rudimenti della comunicazione, favorisce percorsi di autonomia e nel contempo di socializzazione.

Anffas con la sua progettualità, fin dalla sua nascita, si è occupata di dare il proprio contributo per migliorare la società in cui viviamo, partendo dalla necessità specifica di permettere ad ogni ragazzo e ragazza con disabilità intellettiva di costruire un proprio percorso di formazione, all’interno del quale condividere esperienze utili alla crescita della persona, dalla maturità fino all’indipendenza. Lo scopo del progetto è quindi promuovere l’integrazione di persone con disabilità, favorendo lo sviluppo della loro autonomia lavorativa, dando supporto concreto ad un problema molto sentito dai genitori, il “dopo di noi”, attraverso la progettazione di un percorso graduale, che parta dal raggiungimento di un’autonomia personale di base per arrivare ad una sempre maggiore indipendenza, tagliando traguardi importanti per il riconoscimento della propria personalità e dei propri diritti.