Progetto Piano di inclusione sociale Città di Torino
E’ partito in Via Nizza 151 a Torino, il nostro Progetto “Circle Life 16-25”, facente parte del Piano di Inclusione Sociale del comune di Torino, che si pone l’obiettivo di creare un modello che definisca un percorso innovativo di accompagnamento della persona disabile intellettiva relazionale e della sua famiglia per tutto l’arco della vita.
“Circle Life 16-25” individua nell’arco temporale compreso tra i 16 e i 25 anni di età della persona, il momento specifico in cui intervenire per abilitare fortemente la persona ed iniziare a pianificarne la vita ed il futuro .
L’intervento prevede principalmente la definizione e la redazione del Progetto individualizzato Socio Sanitario attraverso lo strumento “Matrici Ecologiche dei Sostegni” di Anffas Nazionale e l’intervento abilitativo specifico per persone con diagnosi dello spettro autistico.
Per ognuna di queste 10 persone, alla fine del percorso, si sarà provveduto alla stesura del progetto individualizzato di vita mediante la compilazione di una “Matrice Ecologica dei Sostegni”, in relazione alla D.G.R 39 che istituisce il “contributo economico a sostegno della domiciliarità in lungoassistenza a favore di persone con disabilità non autosufficienti di età inferiore a 65 anni”. Il Piano di vita individualizzato che si vuole definire, altro non è che il progetto individuale previsto dalla legge 328 del 2000 declinato in maniera innovativa, in quanto definito sulle necessità di sostegni previste per l’intero arco temporale della vita. Attraverso questo strumento, mediante anche la D.G.R. n. 39-11190 del 6 aprile 2009, si devono e si possono individuare e definire, con un approccio analitico, i bisogni e i supporti necessari alle persone che partecipano al progetto.
Questo intervento auspica il coinvolgimento della collettività nei rapporti interni ed esterni e il sostegno e il coinvolgimento del nucleo di riferimento (famiglia) nel progetto di servizio e individuale della persona con disabilità, creando e/o rafforzando la rete territoriale attraverso la condivisione delle esperienze e l’utilizzo di vari strumenti, con il fine ultimo di dimostrare, sulla base di una sperimentazione pratica, la coerenza tra i sostegni e le necessità effettive e quelle declinate nel Piano individualizzato delle singole persone.