Scambio internazionale con il progetto “Play to communicate”
Quest’anno Anffas svolge il progetto “Play to communicate”. All’interno del programma Erasmus+ di scambi internazionali, training courses ed erasmus universitario, questa esperienza internazionale di una settimana ha come obbiettivo ultimo l’esperienza di vita comune e lavoro di gruppo da parte di ragazzi e ragazze con disabilità intellettiva e no. Il gruppo sarà composto da 24 persone: 16 ragazzi e ragazze con e senza disabilità non solo intellettiva tra i 18 ed i 30 anni, 4 group leader, 3 accompagnatori, 1 facilitatore.
Attraverso le attività di gruppo saranno sviluppate soprattutto le capacità di:
- Indipendenza dei singoli. Le attività esterne ed i workshop serviranno per sperimentare cosa significhi interagire “da soli” con il mondo esterno e prendere decisioni indipendenti in vista di una vita indipendente in futuro. A questo scopo saranno organizzate inoltre simulazioni sociali, come un colloquio di lavoro, per acquisire una piccola ma importante esperienza formativa.
- Conoscenza di culture diverse. I 16 ragazzi che prenderanno parte allo scambio interculturale provengono da Italia, Spagna, Romania e Turchia. La musica è stata scelta per facilitare la comprensione delle diversità nonché la comunicazione all’interno del gruppo, in quanto risulta essere un metodo universale attraverso cui conoscere l’altro, comunicare pensieri, emozioni e sensazioni senza necessariamente l’uso della parola. Attraverso la musica, i partecipanti avranno soprattutto l’opportunità di raccontare la propria cultura e se stessi.
Anffas avrà il ruolo di associazione coordinatrice del progetto, responsabile dell’organizzazione di tutte le attività, delle tempistiche ed attività di preparazione del gruppo prima della settimana di scambio. I partecipanti saranno ospitati nell’ex colonia del Comune di Torino, nei pressi della stazione ferroviaria di Loano, in provincia di Savona: la sistemazione è stata scelta in quanto già utilizzata precedentemente per altri progetti organizzati da Anffas e rivelatasi adatta per ospitare gruppi di giovani con disabilità.