Sentenze TAR Catania: Anffas non si arrende
Il ricorso al Tar Sicilia vinto da due famiglie socie Anffas ha riaffermato il diritto fondamentale di un progetto di vita individuale e personalizzato per ogni persona con disabilità: così come previsto dalla legge 328 del 2000.
Cosa si intende per Progetto di Vita?
È un piano volto alla piena integrazione e partecipazione nella comunità della persona con disabilità psichica e/o fisica. Sono quindi espresse, comprese e soddisfatte le necessità e i desideri del singolo soggetto, ma anche di tutto il nucleo familiare.
Non si tratta solamente di fornire la mera assistenza sanitaria, ma di costruire un vero e proprio “piano” ad hoc, modificato nelle diverse fasi della vita, attraverso il quale si punta all’inserimento nella società, nella vita scolastica e nel lavoro.
Nonostante la legge, i progetti non sono del tutto o per niente adeguati alla persona disabile e alla sua famiglia, in quanto erroneamente standardizzati.
Questo è quanto è stato attuato in Sicilia, nei comuni di Noto e Floridia, da parte dell’azienda sanitaria di Siracusa a danno di due famiglie socie Anffas, che non si sono arrese e hanno presentato ricorso al Tar Sicilia.
Con le sentenze n. 3659 del 6 dicembre 2021 e n. 3845 del 20 dicembre 2021, si dichiara infatti che quanto previsto dalla legge 328/2000 non è stato applicato correttamente: prevedendo un mero sostegno assistenziale, tralasciando tutto quello che concerne la specificità della persona e del contesto.
I due progetti hanno totalmente tralasciato: l’assegnazione di servizi che risolvessero la necessità di integrazione sociale, scolastica, lavorativa, di un case manager specifico, di un budget di progetto e della verifica periodica e della revisione per controllo ed eventuale adeguamento.
Viste le gravi mancanze, il Tar ha annullato entrambi i progetti di vita ed ha riaffermato che gli stessi devono essere definiti assicurando la più ampia partecipazione della persona con disabilità, della famiglia o di chi ne tutela gli interessi.